Tim, e ti ricordo ancora

appenaunattimofa, 24 gennaio 2014

ANIMO SENDAI!!

Già cinque anni senza questo straordinario writer.
Uno vero, uno senza sconti, soprattutto verso se stesso.
Un impossibile. Ché aveva preso su se stesso tutto il male del mondo e l'impossibilità di darne seppur una spiegazione, del mondo. 
Il suo talento stava nel trovare di volta in volta un'immagine, una svolta, anche soltanto un appiglio per andare avanti; un minuto di più, un giorno di più, un anno di più, ma non molto di più.
Una traversata nel caos e nell'indifferenza con consapevolezza; ma anche col cuore, col cuore del naufrago, ormai irrimediabilmente disperso, che nella bottiglia mette un messaggio di speranza; la speranza, voglio dire, che esista qualcuno di più bravo che lo metta in pratica per vivere, di più.
Così si lanciò nella ricerca delle immagini rappresentative dello squallore, ricercandone nella sua città in giro per il mondo sul web; avendo la convinzione che soltanto nel caos illogico si poteva trovare l'immagine poetica o il verso poetico, non altrove.
Visse nella convinzione che non poteva di più di piccoli passi per sé, ma nella speranza che quel suo percorso fosse utile ad altri.
Ecco allora che un gatto diveniva l'uomo migliore del mondo in un racconto o in un fumetto o in una poesia; in un tentativo disperato per non naufragare sul cuore tombato alla speranza verso i suoi simili.
Sono belle le foto con sua madre e con le compagne di università nelle quali si nasconde il viso, molte volte lo fa con il sorriso, non si apre mai troppo o ha una risoluzione ironica.
Mi verrebbe da dire troppo cuore per quella upper class inglese alla quale apparteneva, se non avessi la perfetta certezza che subito mi correggerebbe con "troppo per questo mondo, amico".
Anche l'ultimo giorno che non fu sorprendente per chi lo conosceva, volle trovare una provocazione, che inscenò nell'atto definitivo del 22 gennaio 2014.
Lasciarsi andare di notte alla luce di un pc sintonizzato su fb, praticamente in piazza, nell'agorà virtuale per antonomasia.
A dirci cosa? A dirci che non lo avevamo ascoltato neppure un po' e per questo ci puniva pure a noi con un gesto eclatante. 
Un grido inascoltato, come tanti, e per questa ragione più colpevole il "mostro" silenzio.
Ma qualcuno in futuro magari ascolterà, chissà?
Che grande Tim, sempre a pensare più agli altri.
Buona serata!!