Qual è la giusta distanza da tenere nella vita

ANIMO SENDAI!!

appenaunattimofa, 20 marzo 2018

Svolgimento.

 La giusta distanza sarebbe dire "succede" anche ai fatti che riguardano a noi stessi e non solamente agli altri, per i quali diciamo "ahai, oddio, mamma mia, Dio santo, vorrei morire, perché a me?". La giusta distanza sarebbe impegnarsi per cambiare le cose che possiamo ed essere indifferenti per quelle che non possiamo. Certamente non con aridezza ma in un disegno filosofico che cerchi di comprendere razionalmente il cosmo, liberando il campo dagli ostacoli invalicabili per una visione fin provvidenziale dell'esistenza. Ma anche messa così, compresa l'umana pietà che si dovrebbe avere per i dolori altrui, al netto di tutto questo, rimane ineludibile la naturale sensazione dello sbotto di cuore, dell'impeto che ci attraversa nei momenti bui della vita. Leopardi magnificamente traducendo Epitteto "Tu non farai difficoltà di secondare il suo dolore in parole, ed anco, se occorre, di sospirare insieme seco; ma guarda non sospirassi però di cuore" disegna - relegando il cuore degli stoici a un muscolo qualsiasi che si possa comandare - un manifesto di dissenso alla rassegnazione comunque, implicito nella natura umana. Quindi verso quella solidarietà piena, di conseguenza coinvolgente, che troviamo in San Paolo. Non solamente verso gli altri ma anche verso noi stessi.